La storia di Guglielmo e Charlotte corre parallela alle vicende principali di Silvia e Pierpaolo, come rimando di un passato non troppo lontano. Guglielmo è un fascinoso uomo d’affari con la faccia da eterno ragazzino e Charlotte è una bella ragazza londinese con un vissuto molto duro.
Insieme, sono riusciti a ricreare un loro personale equilibrio, fatto di baci fugaci, incontri nascosti e romantici. Nascosti perché Guglielmo è già sposato e ha un figlio ed è proprio per evitare di perderne la custodia che tenta di tenere in ombra la sua relazione con Charlotte. Le loro vite sono in qualche modo legate a quelle dei protagonisti e ne condizioneranno comportamenti e scelte di vita. Traendo spunto dai miei viaggi e le mie esperienze lavorative in Inghilterra, ho delineato le caratteristiche estetiche e comportamentali di Charlotte. Basandomi su un noto uomo d’affari (di cui non rivelerò mai il nome!) ho costruito la fisionomia esteriore ed interiore del personaggio di Guglielmo. Nel teaser numero 7, Charlotte e Guglielmo sono interpretati rispettivamente da Clarissa Rollo e Pierluigi Sorteni. La scelta è ricaduta su di loro in quanto incarnano visivamente tutte le sfumature che avevo immaginato su carta per questa coppia di amanti. Il volto adulto d’età e ragazzino d’aspetto di Pierluigi e la sensuale dolcezza di Clarissa mi hanno permesso di unirli, quasi di fonderli in una visione d’amore unica, seppur minacciata dalla presenza di “altro”. In questo caso, non è Charlotte/Clarissa ad essere altro, ma è il cellulare di Guglielmo/Pierluigi che squilla. Ciò che è al di fuori della loro stanza diventa una minaccia. Persino il matrimonio di lui può rappresentarne una. “La Gabbia” è la mia terza fatica letteraria che ha riconosciuto l’interesse della casa editrice milanese BookaBook. Per tale ragione, ha indetto un crowdfunding (raccolta fondi per chi avesse poca dimestichezza con l’inglese) finalizzato alla pubblicazione del romanzo. Se vuoi saperne di più e leggere un’anteprima gratuita di 20 pagine, clicca qui:
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Moyna è il personaggio che, in assoluto, colleziona più difficoltà all’interno della storia. La sua vita è caratterizzata da una continua altalena tra il bene e il male, il successo e l’insuccesso, la felicità e la tristezza. Non in un modo simile alle altre vite, dove questi sbalzi sono concreti ma talvolta dissolti in tempi ampi. Moyna vive tanto e tutto in pochi anni. Prima che la sua vita riconosca un freno, non voluto da lei, ma che la costringerà a riflettere sulle azioni proprie e degli altri.
Azioni che la porteranno anche ad allontanarsi dal suo bambino. Il nome Moyna nasce da un rimando al nome “Monia” di origine araba e significante “speranza”. Ciò che è legato a “Monia” è rappresentativo di buon auspicio. Il personaggio che ho creato lavora all’opposto rispetto a ciò che la parola le affida. Nel corso della maggior parte del romanzo, Moyna è tutt’altro che portatrice di positività e prosperità, quanto piuttosto si lega a dinamiche buie e contorte. Lo spostamento della lettera “I” (divenuta Y) è un espediente letterario per giustificare tale modifica di intenti. Ho pensato a chi potesse mettere in scena il ruolo di Moyna nei Teaser pubblicitari del mio nuovo romanzo “La Gabbia” e la risposta è stata subito Valeria Zazzaretta. Nonostante, nel romanzo, Moyna sia una donna con qualche anno in più rispetto all’attrice che l’ha personificata, sapevo che con il giusto espediente registico, Valeria sarebbe stata in grado di restituire in pochi secondi tutto il trascorso di un personaggio complesso come questo. Moyna, quindi, è divenuta un ricordo, non una presenza reale. Moyna che vediamo nei Teaser non è la donna di oggi, ma ciò che è stata all’inizio della storia, prima che tutto si “rovinasse”. “La Gabbia” è la mia terza fatica letteraria che ha riconosciuto l’interesse della casa editrice milanese BookaBook. Per tale ragione, ha indetto un crowdfunding (raccolta fondi per chi avesse poca dimestichezza con l’inglese) finalizzato alla pubblicazione del romanzo. Se vuoi saperne di più e leggere un’anteprima gratuita di 20 pagine, clicca qui: Non c’è nulla di più devastante che perdere la possibilità di realizzare il proprio sogno. È da questo concetto, semplice ma veritiero, che sono partito per la definizione del personaggio di Silvia.
Una protagonista femminile assolutamente distante da me, dalle mie esperienze di vita e dal mio trascorso, una protagonista sulla quale ho riflettuto molto. Ho cercato di crearne dei contorni netti e di identificare due esatti momenti della sua esistenza. Il primo, è l’istante in cui la possibilità di concretizzare il suo obiettivo di vita si è dissolto. Il secondo, quando ha preso consapevolezza di questa mancanza. Non mi sono concentrato su ciò che è avvenuto nel mezzo delle due fasi, quanto piuttosto sul risultato finale. Silvia è un personaggio che diventa disilluso, una ballerina alla quale, di colpo, è stato impedito di ballare. In un modo atroce, violento ed improvviso. Un incidente che, a causa di circostanze avverse, lei non ricorda nitidamente. Come ti sentiresti a non poter più scrivere o recitare? È questa la domanda che mi sono posto ed è attraverso Silvia che ho cercato di rispondere. In diversi Teaser pubblicitari di questo mio nuovo progetto letterario, è Ludovica D’Auria ad interpretare il difficile ruolo di Silvia. Nessuna giovane donna che io conoscessi tra le nuove leve dello spettacolo (che tendo sempre ad avvantaggiare nei miei progetti indipendenti) avrebbe potuto incarnare meglio lo sguardo che avevo immaginato per questo personaggio. Gli occhi di Ludovica sono lo specchio dell’anima di Silvia. Attrice e personaggio si sono fusi, prendendo vita dalla carta, da parole che io ho scelto e che ho affidato nelle mani di Ludovica. “La Gabbia” è la mia terza fatica letteraria che ha riconosciuto l’interesse della casa editrice milanese BookaBook. Per tale ragione, ha indetto un crowdfunding (raccolta fondi per chi avesse poca dimestichezza con l’inglese) finalizzato alla pubblicazione del romanzo. Se vuoi saperne di più e leggere un’anteprima gratuita di 20 pagine, clicca qui: Antonio Bennici, Giorgia Bognanni e Valeria Iovino: tris di giovani attori per "La Gabbia"11/11/2017 Non è possibile parlare di uno di questi tre personaggi escludendo l’altro dalla narrazione. Vienna, Sveva e Vittorio sono strettamente collegati tra loro così come lo sono alle vite dei protagonisti Silvia e Pierpaolo.
I tre si conoscono durante le lezioni in un’accademia di danza che frequentano. Vittorio è un ragazzo abbastanza anonimo, insicuro, ballerino più per diletto che per vocazione. Al contrario, Sveva crede fermamente in quello che sta facendo e la sua sicurezza diventa un monito, quasi un appiglio per la meno decisa Vienna. Sveva si tramuta in una calamita vivente per Vittorio e Vienna, attirandoli con la sua aria malinconica e spesso riflessiva. Vittorio e Vienna cercano di andare oltre ciò che Sveva mostra agli altri, tentando di costruire un rapporto con lei invano. Quando qualcosa, anzi qualcuno, si interpone tra Sveva e i propri sogni, lei decide di reagire. Lo fa quasi inconsapevolmente, andando d’istinto ad utilizzare chi ha intorno: Vittorio e Vienna. Costruisce con loro, manovrandoli come fossero burattini, il piano perfetto per risolvere il problema. Un piano che va oltre l’immaginabile, che crea delle dinamiche di complicità tanto forti da illudere i deboli Vittorio e Vienna di essere vicini a quella ragazza tanto misteriosa. La scelta delle attrici e dell’attore che avrebbero prestato corpo ed anima a Vittorio, Sveva e Vienna è stata difficile nella dimensione in cui non dovevano essere “giusti” soltanto singolarmente, ma anche come insieme. Vittorio e Vienna dovevano essere assoggettati a Sveva, detentrice farfugliante del comando. La risposta a questo particolare trio d’azione è stata i nomi di Antonio Bennici (Vittorio), Giorgia Bognanni (Vienna) e Valeria Iovino (Sveva). Attraverso le loro diversità e le loro, di conseguenza, unicità, si è creata una cooperazione che sembrava andare ben oltre la semplice realizzazione dei Teaser. La genuinità della loro giovinezza, alle spalle della quale si nascondono e fioriscono passione, formazione e talento, mi ha quasi concesso la libertà di lasciarli agire liberamente sul set. Come regista, sono intervenuto con poche direzioni tecniche, una volta delineati i contorni dei personaggi. Antonio/Vittorio, Giorgia/Vienna e Valeria/Sveva hanno costruito una ricetta dove tutti gli ingredienti erano bilanciati. “La Gabbia” è la mia terza fatica letteraria che ha riconosciuto l’interesse della casa editrice milanese BookaBook. Per tale ragione, ha indetto un crowdfunding (raccolta fondi per chi avesse poca dimestichezza con l’inglese) finalizzato alla pubblicazione del romanzo. Se vuoi saperne di più e leggere un’anteprima gratuita di 20 pagine, clicca qui: |