La Tua Colpa
|
|
"Un romanzo che commuove e dona la possibilità di rinascere"
recensione di Mariagiovanna G.
(Caserta)
“La Tua Colpa”, il titolo perfetto per racchiudere il senso generale del libro, un titolo che lascia immaginare già l’attenta analisi che verrà eseguita sui diversi personaggi, attanagliati da colpe, rimorsi, ma allo stesso tempo con voglia di rinascita.
Lo scrittore, effettivamente, inserisce sempre tra le pagine dei suoi libri una via di fuga, una via di salvezza, che sia essa positiva o negativa.
Le pagine di questo romanzo vibrano, sono vive, grazie all’attenta capacità dell'autore di ricreare attraverso una penna cruda e sofisticata delle atmosfere e dei paesaggi suggestivi.
Armando Di Lillo riesce a coinvolgere i lettori con delle tematiche sociali odierne troppo spesso taciute e nascoste per un moralismo medievale e fastidioso rendendoci consapevoli che, di frequente, siamo succubi della vita che i mass media producono e divulgano.
Il protagonista Edoardo è macchiato da una colpa insuperabile; Edoardo è un infedele. Edoardo ha mentito ed, erroneamente, ha immaginato che una bugia potesse salvarlo dal baratro di dolore in cui stava sprofondando. Edoardo perde, come tanti, la connessione con la realtà, perde la comunicazione con il mondo esterno apparendo solo come un aguzzino del fatto commesso, e non come una vittima.
Eppure, Edoardo non sa, che tutti intorno a lui hanno pesanti segreti, segreti luridi, segreti di sangue, di polvere, di terra bagnata, di dolore, di alcool, di sesso e di morte. Edoardo non può immaginare che anche il silenzio di quel paesino di montagna è macchiato di colpa.
Un silenzio assordante e agghiacciante. Un silenzio disperato, un silenzio di anime colpevoli che chiedono perdono, chiedono di essere liberate.
Leggendolo, credo, che ognuno di noi possa riconoscersi in una verità nascosta, in un dolore mentito, in un senso di pace ricercato e, talvolta, mai trovato.
Tutti noi possiamo essere un Edoardo o altri personaggi del romanzo.
Lo scrittore ci avvolge e ci coinvolge con le sue parole, con i suoi dialoghi così veri, così reali.
Questo romanzo commuove e dona a tutti la possibilità di rinascere, la possibilità di liberarsi e di ricominciare a vivere perché, in fondo, siamo tutti un po’ aguzzini e un po’ vittime.
recensione di Mariagiovanna G.
(Caserta)
“La Tua Colpa”, il titolo perfetto per racchiudere il senso generale del libro, un titolo che lascia immaginare già l’attenta analisi che verrà eseguita sui diversi personaggi, attanagliati da colpe, rimorsi, ma allo stesso tempo con voglia di rinascita.
Lo scrittore, effettivamente, inserisce sempre tra le pagine dei suoi libri una via di fuga, una via di salvezza, che sia essa positiva o negativa.
Le pagine di questo romanzo vibrano, sono vive, grazie all’attenta capacità dell'autore di ricreare attraverso una penna cruda e sofisticata delle atmosfere e dei paesaggi suggestivi.
Armando Di Lillo riesce a coinvolgere i lettori con delle tematiche sociali odierne troppo spesso taciute e nascoste per un moralismo medievale e fastidioso rendendoci consapevoli che, di frequente, siamo succubi della vita che i mass media producono e divulgano.
Il protagonista Edoardo è macchiato da una colpa insuperabile; Edoardo è un infedele. Edoardo ha mentito ed, erroneamente, ha immaginato che una bugia potesse salvarlo dal baratro di dolore in cui stava sprofondando. Edoardo perde, come tanti, la connessione con la realtà, perde la comunicazione con il mondo esterno apparendo solo come un aguzzino del fatto commesso, e non come una vittima.
Eppure, Edoardo non sa, che tutti intorno a lui hanno pesanti segreti, segreti luridi, segreti di sangue, di polvere, di terra bagnata, di dolore, di alcool, di sesso e di morte. Edoardo non può immaginare che anche il silenzio di quel paesino di montagna è macchiato di colpa.
Un silenzio assordante e agghiacciante. Un silenzio disperato, un silenzio di anime colpevoli che chiedono perdono, chiedono di essere liberate.
Leggendolo, credo, che ognuno di noi possa riconoscersi in una verità nascosta, in un dolore mentito, in un senso di pace ricercato e, talvolta, mai trovato.
Tutti noi possiamo essere un Edoardo o altri personaggi del romanzo.
Lo scrittore ci avvolge e ci coinvolge con le sue parole, con i suoi dialoghi così veri, così reali.
Questo romanzo commuove e dona a tutti la possibilità di rinascere, la possibilità di liberarsi e di ricominciare a vivere perché, in fondo, siamo tutti un po’ aguzzini e un po’ vittime.